Si sente sempre il vivace suono dell’ukulele ovunque si vada nelle Isole di Tahiti. Le orchestre di ukulele animano le serate nei ristoranti degli hotel e si sente l’inconfondibile suono anche sulle spiagge, sugli autobus e soprattutto durante i bringue (festa). Il suono dell’ukulele porta sempre con sé un sorriso!

Quello dell’ukulele è un suono che evoca spiagge di sabbia bianca, palme da cocco e lagune turchesi e cristalline. Portato in queste isole dai nostri cugini hawaiani, l’ukulele è diventato parte integrante della cultura polinesiana.

Una sinfonia esotica

L’ukulele tahitiano è conosciuto anche come banjo tahitiano o uku. È uno strumento a corda artigianale della famiglia del liuto, con otto coppie di corde che vengono suonate con le dita o un plettro. Vi accorgerete subito che l’ukulele non viene suonato solo per dare il benvenuto ai visitatori, perché lo si sente ovunque si vada. Quasi tutti nelle Isole di Tahiti sanno suonare l’ukulele almeno un po’ e nessuna festa sarebbe la stessa senza il vivace strimpellio di qualcuno di questi strumenti. Nel 2015 4.000 suonatori di ukulele si sono riuniti a Papeete per formare il più grande gruppo di ukulele di sempre e si sono guadagnati un posto nel Guinness dei primati.

L’ukulele è uno strumento importante nella musica polinesiana. È il suono che accoglie i visitatori nelle nostre isole e porta sorrisi ogni volta che viene suonato. L’ukulele fu ispirato dal cavaquinho, una piccola chitarra o liuto portata in Polinesia nel 1880 dai lavoratori portoghesi che lavoravano nelle Hawaii. La versione adattata dagli hawaiani ha trovato la sua strada nelle Isole di Tahiti all’inizio del XX secolo ed è ora parte integrante della cultura locale. Si trovano versioni del cavaquinho in Brasile, Capo Verde, Madeira, Venezuela e nei Caraibi.

Un viaggio musicale nel cuore della tradizione polinesiana

Gli ‘ukulele tahitiani sono fatti a mano con legno di palissandro, mogano o litchi. A differenza delle chitarre, non hanno una cassa di risonanza ma presentano un foro circolare aperto sul retro e quattro corde doppie fatte di filo da pesca. Sono di solito opere di artigiani locali e, a differenza della versione hawaiana, non hanno la forma standard di una chitarra. L’ukulele tahitiano ha anche un tono più alto e viene suonato molto più velocemente. Sorprendentemente, quasi ogni tahitiano sa suonare lo strumento, anche se il suono è completamente diverso quando si ascolta un musicista professionista. Un ‘ukulele splendidamente intagliato e lucidato è un ottimo regalo o souvenir da portare a casa.

È possibile acquistare un ukulele praticamente ovunque nelle Isole di Tahiti, ma si ha la scelta più ampia al mercato di Papeete. Woody Howard’s a Moorea vende ukulele molto speciali, realizzati con il legno pregiato dell’albero di cordia, conosciuto da noi come tou. Questi sono gli ‘ukulele utilizzati dai musicisti professionisti. Se dimenticate di acquistarne uno durante il vostro soggiorno, non preoccupatevi, potete trovarlo anche nelle boutique dell’aeroporto.

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